''Where is the love?'' cantavano i B.E.P., e anche io oggi mi chiedo: dov'è l'amore? ma soprattutto: cos'è l'amore? siete tra i sostenitori del sentimento celestiale che percuote lo spirito o navigate nel cinico mare della sofferenza fine a se stessa? E dire che l'amore non sia altro che una sana via di mezzo non sembra forse una generalizzazione alquanto utopica e stereotipata? Forse la nostra unica utopia è quella di crederci fermamente, sia che si patiscano le pene dell inferno sia che si tocchi il cielo con un dito difficilmente le persone rinnegano l'amore, per quanto positiva o negativa possa essere la propria definizione di quest'ultimo. Ma, attenzione, non sto parlando semplicemente di amore romantico o amore cortese, non parlo nemmeno di affezzione o amore per il mondo, bensì di quel sentimento così grande che riesce a rompere tutti i nostri schemi mentali, di quell'ideale che smuove le masse, dell'unica forza che da passive pedine ci rende attivi, ci rende vivi. Forse il suono ridondande di questa parola ha reso troppo banale e poco armonioso il concetto, svalutandolo e portandolo al pari di un vano desiderio. Lo so, però, che in fondo ci credete tutti, ci credete ancora.
P.
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